Probabilmente la maggiorparte dei supporters romanisti, eccetto il tecnico Boemo, ignora il curriculum dell'estremo austriaco: 12 anni da titolare indiscusso a difesa dei pali del Rapid Wien (395 presenze) , diversi titoli nazionali in bacheca, una finale di Uefa persa contro l'Everton nel 1985 e 47 partite giocate con la maglia della nazionale austriaca. Numeri che in qualche modo devono giustificare il valore del giocatore.
La risposta arriva prorompente all'inizio del campionato: Konsel sfoggia un'agilità incredibile per un portiere che ha passato la trentina e nelle uscite, specialmente quelle basse, si dimostra tanto spericolato quanto chirurgico. Tra i pali, nelle prime giornate, appare quasi insuperabile ed i suoi balzi felini diventano il suo marchio di fabbrica. Subito la Curva Sud lo elegge tra i suoi beniamini ribattezzandolo "Er Pantera"per le movenze feline e la precisione tecnica delle sue parate.
Er Pantera al cospetto di Ronaldo |
Purtroppo, durante il Mondiale di Francia, Konsel si infortuna al tendine d'Achille e nella stagione successiva deve lasciare il proscenio a "Zucchina" Chimenti. Pur ritornando nelle ultime gare di campionato, gli strascichi dell'infortunio si fanno sentire e, con l'arrivo in panchina di Fabio Capello, Miki è costretto a traslocare. Destinazione Venezia dove dopo 13 gare disputate decide di appendere i guanti al chiodo.
Miki Konsel detto "Er Pantera" è tutt'oggi un indimenticato ex giallorosso.
La Roma vince il quadrangolare di Vienna: Konsel in alto a destra |
Presentazione AS Roma: Paulo Sergio, AC Zago, Zeman, Konsel e Cafù |
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